Hubruzzo Fondazione Industria Responsabile è parola composta dalle parole Hub e Abruzzo. Si scrive Hubruzzo, ma si pronuncia Abruzzo. Esprime nel nome la sua missione: essere nodo attrattivo e luogo concreto di sostegno alle attività che danno valore al sistema industriale regionale.
Nasce su iniziativa di figure imprenditoriali rilevanti nel territorio abruzzese che collaborano e condividono valori comuni per portare avanti progetti di sviluppo locale attraverso l’assunzione esplicita di responsabilità condivisa. I soci fondatori hanno condiviso un manifesto dei valori.

Missione della Fondazione
Raccontare il comparto industriale attraverso gli imprenditori che hanno saputo «leggere» i territori utilizzando al meglio le loro vocazioni.
Valorizzare il sistema imprenditoriale abruzzese eccellente e ispirato dai principi di responsabilità, sostenibilità e umanesimo.
Creare una rete di condivisione delle conoscenze e delle buone pratiche.
Esportare l’industria responsabile abruzzese in Italia e nel mondo.
Soci fondatori di Hubruzzo:
• Sergio Galbiati (LFoundry)
• Ottorino La Rocca (Valagro)
• Umberto Sgambati (Proger)
• Enrico Marramiero (Almacis)
• Marcello Vinciguerra (Honda Europe)
• Giuseppe Ranalli (Tecnomatic)
• Gennaro Zecca (Zecca Energia)
• Antonio Di Cosimo (Ceteas)
• Gianni di Vincenzo (Ceit)
• Giovanni Teodorani Fabbri (Fater Smart)
Segretario generale di Hubruzzo: Carsa
Coordinamento: Roberto Di Vincenzo
Ricerche e progetti: Simone D’Alessandro
Relazioni Esterne: Oscar Buonamano
Segreteria organizzativa: Barbara Miozza
Progetto Abruzzo etico
• Uno dei progetti qualificanti di Hubruzzo Fondazione Industria responsabile è «Abruzzo Etico». Iniziativa che promuove la cultura della legalità come valore economico per il territorio e fattore fondamentale per un miglior vivere civile.
• Questo percorso culturale vede come generatori di processo le organizzazioni Honda, Valagro e Zecca Energia, tra i soci fondatori di Hubruzzo.
• Con il progetto Abruzzo Etico, la Fondazione si propone di coinvolgere gli attori territoriali abruzzesi a partire dalla Val di Sangro per fare rete.
• Esito di questo confronto saranno iniziative di sensibilizzazione rivolte alle imprese, alle scuole e ai comuni per stimolare processi partecipativi e condividere buone pratiche sulla legalità, la fiducia e l’integrità.
• Lavoriamo perché l’Abruzzo diventi un punto di riferimento nella cultura dell’etica d’impresa per stimolare attrazione di investimenti e di talenti.
Finalità generale di Abruzzo Etico
Promuovere la cultura della legalità e del rispetto delle regole come base del vivere civile e supporto a un’economia di qualità.
Obiettivi specifici
• Stimolare processi partecipativi e condividere buone pratiche, nella consapevolezza che la legalità è correlata alla condivisione di valori e alla coesione sociale.
• Costruire iniziative di sensibilizzazione rivolte alle scuole, alle imprese, alle istituzioni, alla società civile.
• Stimolare le imprese ad adottare o utilizzare al meglio azioni preventive e di contrasto ai fenomeni come ad esempio il sistema di gestione Iso 37001 «Anti-bribery management systems».
• Stimolare i Comuni ad adottare il P.T.P.C., Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione.
• Far comprendere le esternalità positive socio-economiche derivanti dalla cultura della legalità in termini di maggiore attrattività, maggiore produttività e maggiori ricadute sul territorio in termini di investimenti.
Area di sperimentazione del progetto: Val di Sangro
Fasi e tempi del progetto
• Prima fase. Incontri di condivisione in prefettura di Chieti con gli attori territoriali per costruire la rete.
• Seconda Fase. Azioni di sensibilizzazione e disseminazione rivolte alle imprese e alle scuole presenti in Val di Sangro
• Terza Fase. Ricerca quanti-qualitativa sulla: «Cultura della legalità in Abruzzo»